Integratori, produttori e consumatori insieme per l’uso corretto

Presentata a Milano la campagna su “L’uso corretto degli integratori”, promossa da Unione nazionale consumatori (Unc), in collaborazione con Integratori Italia-Aiipa. Un progetto che nasce dal comune obiettivo di promuovere nei consumatori una corretta informazione su prodotti che, secondo l’ultima indagine Gfk-Eurisko, ormai fanno parte delle abitudini di tre italiani su quattro. Alla base di tutto la guida digitale dal titolo “L’uso corretto degli integratori”, i cui contenuti sono tratti da alcuni capitoli dell’e-book “Review scientifica sugli integratori”, realizzata da Integratori Italia nel 2016. La guida sarà scaricabile gratuitamente dal sito www.consumatori.it e verrà ulteriormente diffusa attraverso i canali dell’Unione: newsletter, house organ e pagina Facebook. Successivamente sarà possibile accedere ai suoi contenuti anche attraverso il sito www.integratoriebenessere.it e la pagina Facebook.

Il proliferare di informazioni non accreditate sul web, per non parlare delle fake news, comporta molti rischi anche in questo ambito. «Negli ultimi anni stiamo assistendo a una maggiore attenzione dei cittadini ai temi del benessere e dell’alimentazione», afferma il presidente di Unc Massimiliano Dona, «ma purtroppo non sempre a ciò corrisponde un corretto stile di vita: troppo spesso ancora si seguono trend privi di fondamento scientifico, oppure ci si informa su temi riguardanti la propria salute attraverso canali poco attendibili. Noi siamo per l’uso consapevole degli integratori, ricordando che si tratta di alimenti e non farmaci, che non possono sostituire una dieta sana ed equilibrata e soprattutto che costante esercizio fisico e comportamenti virtuosi rappresentano la base irrinunciabile per mantenersi in buona salute». «Già un equivoco nasce dalla terminologia», sottolinea Giovanni Scapagnini, docente all’Università degli Studi del Molise e vicepresidente della Società italiana di nutraceutica, «in quanto la parola “integratore” fa intendere che si tratti di prodotti in grado di sostituire l’alimentazione tradizionale, quando invece aggiungono qualcosa, come evidenzia il termine inglese supplement.

Va ricordato però che, se guardiamo alla ricerca scientifica, Europa e Stati Uniti stanno investendo sempre di più sul tema nutrizione funzionale e salute, come dimostrato, per esempio, dalla dimensione dagli studi Vital (effetto della supplementazione di vitamina D e omega 3 condotto su 25.000 persone) e Cosmos (effetto della supplementazione dei polifenoli del cacao condotto su 18.000 persone) attualmente in corso». «Prosegue con questa iniziativa», dichiara Alessandro Golinelli, presidente di Integratori Italia. «Un impegno che in questi anni ha visto l’associazione in prima linea per migliorare continuamente la propria comunicazione, rendendo i canali attraverso cui dialoga sempre più accreditati e autorevoli. Dal 2017, infatti, la pagina Facebook Integratori e Benessere si ispira ai principi di correttezza scientifica e trasparenza espressi da Health on the net foundation (Hon), e da inizio 2018 abbiamo adottato un codice deontologico per regolamentare i rapporti, su un piano etico, tra le aziende aderenti e tra queste e i consumatori, il mondo scientifico e sanitario, le onlus di settore, le associazioni dei pazienti e le imprese concorrenti».

http://www.nutrizione33.it/cont/attualita/articoli/30642/integratori-produttori-consumatori-insieme-corretto.aspx#.WvrP-U1lKUl

Mercato integratori, volano acquisti e anche vendite dirette

Vento sempre in poppa per il mercato degli integratori alimentari, che chiude il 2016 con un giro d’affari di poco superiore ai tre miliardi di euro per una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. I dati arrivano da un’analisi condotta dal Centro studi QuintilesIms per Integratori Italia di Aiipa (Associazione italiana industrie produttrici di alimenti) e da Avedisco, Associazione vendite dirette servizio consumatori. Secondo QuintilesIms, in particolare, la farmacia rappresenta oltre l’80% del valore dell’intero comparto, ma il canale che tuttavia ha messo a segno il tasso di crescita maggiore è quello dei corner di super e ipermercati, con un +13,4% (da 93 a 106milioni di euro circa). Le categorie di integratori più richiesti sono prodotti per tosse e raffreddore, seguiti da integratori utili nella modulazione dell’umore, per i disturbi del sonno e la salute dell’apparato circolatorio.

Anche sul fronte dei canali della vendita diretta, lo stato di salute degli integratori mostra un andamento molto positivo: secondo Avedisco, il volume delle aziende associate dal 2015 al 2016 è cresciuto del 25%, parallelamente al numero degli incaricati coinvolti nella vendita diretta, che ha visto un incremento di quasi il 17%, facendo registrate un fatturato pari a 378,8 milioni di euro. In particolare, la vendita diretta è caratterizzata da una maggiore presenza di donne (60% vs 40%), di circa 40 anni, molto attente agli stili di vita. Nelle aziende rappresentate da Avedisco, le categorie di prodotto a maggior crescita sono i multivitaminici, i prodotti per il controllo del peso e quelli per mantenere uno stile di vita attivo. Secondo l’elaborazione del Centro studi e statistiche di Avedisco, la stima del valore del mercato Italia nel canale distributivo della vendita diretta è di circa 454,5 milioni di euro (anno 2016).

https://www.federfarma.it/Edicola/Filodiretto/VediNotizia.aspx?id=15103