Giornata mondiale del sonno: dalla soia un aiuto per riposare meglio

UN AUSILIO DALLA NATURA PER COMBATTERE IL “ MAL DI PRIMAVERA” E RITROVARE
ENERGIA.

Il sonno è un processo fondamentale per il benessere fisico e mentale: tuttavia, sono oggi sempre più le persone che accusano disturbi, più o meno debilitanti, alla qualità del riposo. Per puntare i riflettori sull’importanza del dormire, in un’ottica di sensibilizzazione, si celebra il 18 marzo la Giornata Mondiale del Sonno.

A questo proposito, l’Osservatorio AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari – Area Integratori Alimentari), segnala un interessante studio condotto in Giappone su oltre 1000 persone e pubblicato su Nutrition Journal, secondo cui un aiuto decisivo arriva dagli isoflavoni della soia, una classe di fitoestrogeni presenti in natura soprattutto nelle leguminose, la cui assunzione è correlata positivamente con la durata e la qualità del sonno. Lo studio1 è il primo lavoro ad aver analizzato la popolazione in generale: prima di questo, solo due ricerche avevano preso in esame la correlazione tra assunzione degli isoflavoni della soia e turbe del sonno, focalizzandosi però esclusivamente sulle donne in post-menopausa.

La ricerca è stata condotta su 1.076 giapponesi di età compresa tra i 20 – 78 anni di cui sono state prese in esame alcune abitudini rilevanti. L’assunzione di isoflavoni è stata misurata utilizzando tre alimenti a base di soia molti comuni nella cucina giapponese: il natto (un prodotto derivato dalla fermentazione dei fagioli di soia), il tofu e il tofu fritto. I partecipanti allo studio hanno poi ricevuto un questionario di auto-valutazione sulle proprie abitudini alimentari e sul sonno. I risultati suggeriscono che un’elevata assunzione quotidiana di isoflavoni da fonti alimentari è significativamente correlata a una durata ottimale del sonno (7-8 ore) e a una sua migliore qualità.

“Il meccanismo d’azione dovrà essere pienamente chiarito, e sarà compito degli studi prospettici in corso far luce sul loro funzionamento” dichiara Antonello Sannia, Presidente Società Italiana di Medicina Naturale “Tra le spiegazioni avanzate vi è il comportamento mimetico degli isoflavoni che, agendo come gli estrogeni, impattano positivamente su alcuni neurotrasmettitori del cervello, tra cui la serotonina, responsabile della regolazione del ciclo sonno-veglia.”

La sicurezza dell’assunzione degli isoflavoni della soia è stata confermata recentemente anche dall’EFSA (European Food Safety Authority). Alicja Mortensen, presidente del gruppo EFSA sugli additivi alimentari, ha valutato l’assunzione di isoflavoni contenuti negli integratori non nocivi per le donne in post-menopausa: infatti in base alle evidenze scientifiche recensite2, non esisterebbe correlazione tra consumo di isoflavoni ed effetti negativi sugli organi chiave della donna, come ghiandola mammaria, utero e ghiandola tiroidea.

https://nutritionj.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12937-015-0117-x#CR20

http://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/4246